Il ministro Karaismailoğlu: "Sono state gettate le basi di una nuova via della seta"

Il ministro Karaismailoğlu pone le basi di una nuova via della seta
Il ministro Karaismailoğlu "Sono state gettate le fondamenta di una nuova via della seta"

Adil Karaismailoğlu, ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, ha dichiarato: "Le basi di una nuova Via della Seta vengono gettate sotto la guida del nostro Presidente a livello di governi". disse.

Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Adil Karaismailoğlu ha rilasciato dichiarazioni a Diyarbakır.

Alcuni dei titoli del discorso del ministro Karaismailoğlu sono i seguenti: “Da un lato diciamo lotta contro i terremoti, dall'altro continuano gli investimenti nelle nostre 81 province. In quanto paese che è riuscito ad adattare il lavoro da svolgere in 100 anni in 20 anni, continuiamo a fare molto di più della nostra parte rapidamente. Abbiamo 5mila cantieri sparsi in tutta la Turchia, nessuno di questi si è fermato. Anche lì il nostro lavoro continua intensamente.

Abbiamo grandi obiettivi. I nostri investimenti continueranno ad aumentare nell'ambito del piano generale dei trasporti e della logistica del 2053. Ieri il primo ministro iracheno è stato in Turchia. In effetti, abbiamo continuato a negoziare con loro su un corridoio logistico che cambierà gli equilibri nel mondo. Sotto la guida del nostro Presidente, a livello di governi, si stanno gettando le fondamenta di una nuova Via della Seta.

È una svolta che cambierà l'equilibrio in questo mondo. Quando questa strada, ferrovia, autostrada e porto si incontrano con il Golfo Persico grazie al mare, ovviamente, si apre un importante corridoio di trasporto verso il Mediterraneo, l'Europa, il Mar Nero e persino il Caucaso di questo corridoio logistico attraverso la Turchia.

Quando sia la connessione di questi corridoi logistici che i nostri investimenti in queste regioni e 81 province della Turchia si incontreranno e aggiungeranno ulteriori corridoi internazionali, spero che il nostro Paese continui il suo obiettivo di diventare una superpotenza logistica nel mondo.

Il disastro del terremoto è stato sulla nostra agenda negli ultimi 45 giorni e continua a farlo. Non ritireremo mai le nostre mani da questa regione. Pur ravvivando questi luoghi, i nostri investimenti e la crescita economica continueranno”.