"Misericordia verso i nostri martiri, sostegno alla Palestina, maledizione su Israele" da Sakarya

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Il sindaco della municipalità metropolitana di Sakarya, Ekrem Yüce, ha partecipato al raduno "Misericordia verso i nostri martiri, sostegno alla Palestina, maledizione su Israele" organizzato dalla Piattaforma di volontà nazionale con quasi 400 organizzazioni non governative.

Il sindaco Yüce, che ha partecipato alla marcia dal Ponte di Galata a Piazza Galata dopo la preghiera mattutina eseguita nella Moschea di Santa Sofia, ha accompagnato la manifestazione storica con centinaia di migliaia di persone. L'incontro, svoltosi il primo giorno dell'anno, è proseguito con melodie e con la recitazione del Sacro Corano.

Il presidente Yüce ha dichiarato: “12 dei nostri soldati turchi sono stati martirizzati nell'operazione Claw Lock condotta nel nord dell'Iraq. Possa Dio accettare il loro martirio. Sappiamo benissimo che il sangue dei nostri martiri non è mai stato lasciato sul terreno e non rimarrà mai. Chiunque minacci la nostra pace e fratellanza all’interno dei confini di questo Paese riceverà la risposta necessaria dalle nostre forze di sicurezza. "In questa occasione, auguro ancora una volta la misericordia di Dio ai nostri 12 Mehmetçik che furono martirizzati nell'Operazione Claw Lock, a tutti i nostri martiri e ai nostri bambini e fratelli che furono martirizzati sotto l'oppressione israeliana a Gaza".

QUELLO CHE È ACCADUTO PASSERÀ NELLA STORIA COME UNA MACCHIA NERA

Il presidente Yüce ha sottolineato che non si può essere buoni con l’oppressione e ha detto: “Siamo a Istanbul per commemorare i nostri amati martiri e per gridare all’oppressione di Gaza. Oggi ci siamo riuniti qui con centinaia di migliaia di nostri fratelli e sorelle con lo slogan “Misericordia verso i nostri martiri, sostegno alla Palestina, maledizione su Israele”. Continueremo a gridare la verità finché l’oppressione a Gaza non finirà e Israele non sarà ritenuto responsabile. Israele e tutti i paesi che lo sostengono dovrebbero sapere molto bene che non potrà mai esserci pace attraverso l’oppressione. "Tutte queste atrocità sono un segno nero sulle pagine della storia, e un giorno Israele sarà ritenuto responsabile di tutti i crimini di guerra commessi", ha detto.