
Lunedì il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ordinato attacchi aerei sul territorio degli Houthi nello Yemen. Secondo le autorità sanitarie, almeno 31 persone sono state uccise e 101 ferite, anche nella capitale Sanaa. Gli attacchi rappresentano l'operazione militare più radicale del secondo mandato di Trump. Gli Houthi sono alleati del movimento Hamas a Gaza.
I media stranieri hanno citato i residenti di Sanaa secondo cui gli attacchi avevano come obiettivo edifici vicini a note basi Houthi.
I funzionari statunitensi affermano che gli attacchi rappresentano il primo passo del presidente verso la riapertura delle rotte di navigazione nel Mar Rosso. L'ala politica degli Houthi ha descritto gli attacchi come crimini di guerra e ha promesso di reagire.
Funzionari statunitensi hanno dichiarato al New York Times che gli attacchi hanno segnato l'inizio di una nuova offensiva contro gli Houthi. Sono previsti altri attacchi nelle prossime settimane. Mira inoltre a inviare un messaggio chiaro all'Iran: Trump sta cercando di negoziare con lui sul suo programma nucleare.
Trump ha dichiarato oggi sul social media Truth Social che gli Stati Uniti risponderanno se l'Iran non smetterà di sostenere gli Houthi. Il ministro degli Esteri iraniano ha risposto affermando che gli Stati Uniti non hanno alcuna autorità per interferire negli affari esteri dell'Iran. Ha chiesto agli Stati Uniti di cessare gli attacchi allo Yemen.
Dallo scoppio della guerra a Gaza nell'ottobre 2023, gli Houthi hanno lanciato centinaia di attacchi contro navi cargo in navigazione nel Mar Rosso, che ritengono collegate allo Stato di Israele. Da allora sono state affondate due navi e quattro membri dell'equipaggio sono morti.
Gli attacchi hanno avuto un impatto significativo sul trasporto marittimo che attraversa il Mar Rosso: le compagnie hanno evitato il Mar Rosso e centinaia di navi hanno invece intrapreso una rotta molto più lunga attorno alla costa sudafricana.