
Il Pentagono sta riorganizzando la struttura di comando militare combattente responsabile della difesa del territorio statunitense per includere la Groenlandia, in seguito ai segnali provenienti dall'amministrazione Trump che intende prendere il controllo del territorio danese. Questo cambiamento strategico sposterà la responsabilità militare della Groenlandia dal Comando europeo degli Stati Uniti (EUCOM) al Comando settentrionale degli Stati Uniti (NORTHCOM).
L’obiettivo di rafforzare la sicurezza e la cooperazione
Il portavoce capo del Pentagono ha dichiarato martedì che il cambiamento "La Forza congiunta rafforzerà le capacità di difesa territoriale degli Stati Uniti, contribuirà a una difesa più forte dell'emisfero occidentale e approfondirà le relazioni con gli alleati e i partner dell'Artico". ha dichiarato. Questa iniziativa è interpretata come uno sforzo da parte degli Stati Uniti per rafforzare la propria posizione di difesa e sicurezza nella regione, in un momento in cui l'importanza strategica dell'Artico è in aumento.
La revisione è stata inquadrata come parte di una più ampia revisione del Piano di Comando Unificato, che suddivide il mondo in unità militari separate e delinea i ruoli e le responsabilità dei comandi combattenti statunitensi. L'annuncio non includeva altre modifiche al Piano di Comando Unificato.
Iris Ferguson, ex funzionaria del Pentagono specializzata nell'Artico, ha affermato che il cambiamento significherebbe che la Groenlandia verrebbe considerata un pilastro della strategia di sicurezza degli Stati Uniti nell'Artico, anziché un avamposto.
Le preoccupazioni europee e le rivendicazioni di Trump sulla Groenlandia
Ferguson, tuttavia, ha avvertito che il cambiamento rischiava di alienare gli alleati europei, sottolineando che la Danimarca non doveva essere "lasciata ai margini" nel processo di ricostruzione. I funzionari europei attendevano il cambiamento da settimane, prima dell'annuncio di martedì. Data la vicinanza geografica della Groenlandia alla patria statunitense, le loro preoccupazioni non riguardavano tanto il cambiamento in sé quanto le modalità di annuncio da parte dell'amministrazione.
La ristrutturazione militare arriva dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ripetutamente affermato che la Groenlandia, un territorio semi-autonomo della Danimarca, dovrebbe essere sotto il controllo degli Stati Uniti. Parlando al Congresso a marzo, Trump ha dichiarato: “Riusciremo in un modo o nell’altro” ha detto.
L'annuncio del Pentagono non lasciava intendere alcuna intenzione di annettere il territorio e martedì il presidente non ha lasciato intendere immediatamente che tale opzione fosse possibile, forse attenuando le preoccupazioni di alcuni europei.
Tuttavia, il Segretario alla Difesa Pete Hegseth non ha escluso la possibilità che gli Stati Uniti possano ricorrere alla forza per occupare la Groenlandia, testimoniando la scorsa settimana davanti alla Camera dei Rappresentanti. "Penso che il popolo americano vorrebbe che il Pentagono avesse un piano per ogni cosa", ha detto Hegseth, suggerendo che l'esercito fosse pronto nel caso in cui la regione venisse conquistata. I democratici della commissione hanno sbeffeggiato le sue dichiarazioni. "Non credo che il popolo americano abbia votato per il presidente Trump perché si aspettava che invadessimo la Groenlandia", ha affermato il deputato Adam Smith (D-Washington), membro di spicco della commissione.